La condivisione di un’abitazione costituisce da sempre il più ambito suggello di una relazione di coppia consolidata. Ma quali sono per le coppie del nuovo millennio le insidie che si nascondono dietro la scelta di vivere insieme?
San Valentino è alle porte e un’indagine di Casa.it, il portale immobiliare n°1 in Italia con oltre 600.000 annunci e 2.300.000 Utenti Unici al mese, ha analizzato le tendenze e gli atteggiamenti delle coppie italiane che hanno deciso di maturare un’esperienza di vita condivisa entro le mura domestiche.
Sebbene i trend attuali vedano i single in costante crescita, il 72,4% degli intervistati dichiara di condividere la propria abitazione con la dolce metà e il 50% ha scelto di vivere sotto un tetto comune solo dopo il fatidico “Sì”, segno evidente che gli Italiani sognano ancora il matrimonio e che la convivenza è ben lungi dal rappresentare la forma di unione prediletta dalle coppie del nuovo millennio.
E oltre ai fiori d’arancio il desiderio più ambito sembra restare l’acquisto di una nuova casa insieme (42,8%), mentre sono meno gettonate soluzioni quali contratti di affitto (24.7%) o trasferimenti in abitazioni già di proprietà (32.4%).
Ma la tanto ambita casa è sempre un nido d’amore o, più spesso, un nido di vespe? Casa.it ha chiesto agli italiani i pro e i contro del vivere sotto lo stesso tetto: divergenze di gusto, cattive abitudini e spazi ristretti possono mettere a dura prova la coppia.
Le scaramucce possono iniziare sin dalla scelta dell’arredamento che, nella maggior parte dei casi, è frutto di una lunga negoziazione con il partner (69,8%), durante la quale si appianano divergenze e si cercano compromessi.
Tra le questioni più dibattute il colore delle pareti (19,9%), seguito dalla scelta del divano (17,0%), delle tende (10,9%) e dagli elettrodomestici della cucina (10,9%).
Banali elementi di arredo non affini ai propri gusti, come quadri (16,6%) e vasi o piante (12,9%) possono costituire un’ulteriore minaccia al quieto vivere delle coppie, in aggiunta a fastidiose abitudini, quali schizzi d’acqua su specchi e pavimenti (29,7%), vestiti e scarpe disseminati ovunque (27,1%) o noiose richieste di aiuto per la ricerca di oggetti apparentemente introvabili (28,6%).
Motivo di intolleranza nei confronti del partner è talvolta la necessità di condividere gli spazi: il bagno risulta la stanza della privacy per eccellenza e quindi quella in assoluto più difficile da condividere (24,5%).
Non solo ma anche semplici oggetti possono essere motivo di scontro e l’oggetto di contesa per antonomasia è il telecomando (27,4%), seguito dal computer (14,5%).
La lotta tecnologica per la supremazia sugli schermi può quindi costituire la prova del nove per la solidità della coppia del nuovo millennio.