Secondo un recente sondaggio di Eurodap, associazione che si pone l’obiettivo di promuovere la conoscenza sui disturbi da attacchi di panico, pare che molti di noi siano dei “drogati informatici”, alcuni senza speranze di redenzione.

Il fenomeno, che colpisce gli internauti e i consumatori di PC, sta crescendo esponenzialmente: sette italiani su dieci ne sarebbero affetti, perché trascorrono più di due ore al giorno davanti allo schermo, oltre, naturalmente, a quanto sono obbligati a fare nella normale attività lavorativa (lì, magari, di tanto in tanto si fa finta di stare attenti al monitor, stile fantozzi, ma questo è un altro film). I numeri del sondaggio sono statisticamente rilevanti, perché ha coinvolto 800 persone su un’ampia fascia d’età (tra i 20 e i 75 anni) che ovviamente possiedono un PC e una connessione alla rete. Interessante leggere che gli ultra cinquantacinquenni pare utilizzino “la droga” con moderazione, e lo fanno soprattutto per migliorare i rapporti sociali, mentre il resto del campione (insana gioventù!) pesta sui tasti come pazzi, considerandola anche un’attività “sana e normale”!

Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presidente di Eurodap, a questi dati non ha potuto altro che dichiarare: "analizzando le risposte degli intervistati si ha la sensazione di trovarsi di fronte a persone completamente dipendenti dal Pc, a drogati di computer che non si ritengono tali.

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E’ come parlare con degli adolescenti di quanto sia dannoso fumare gli spinelli o bere alcol. I ragazzi rispondono che possono smettere quando vogliono e che poi non fa male. Chi passa ore davanti al Pc pensa che non ci sia il pericolo della dipendenza, che non siano in agguato disturbi e addirittura danni cerebrali". Insomma, cari pctossicidipendenti come me, siamo messi male male. Qui, raga, con i nostri internet trip si rischia l’overdose, finirà che chatteremo anche in bagno, che manderemo sms anche sott’acqua, che ci alzeremo sonnambuli di notte per andare a vedere chi ha scritto in facebook! Cosa mi state dicendo? Ah, sono cose che state già facendo? Allora sono sorbetti per diabetici e siete irrimediabilmente fregati. Cercate solo di non tenere con voi dosi che non superino le necessità personali, altrimenti rischiate la galera e lì non ci sono PC! In ogni caso, mi raccomando, fatevi solo con roba buona, io ho un pusher da consigliarvi, è data manager on line, naturalmente….Meditiamo, gente, meditiamo… : )

Tratto dall’editoriale della Newsletter di DMO!

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