Se provate a cercare da google "spara al pc" – con tanto di virgolette che specificano di cercare tutti i documenti con le tre parole una di seguito all’altra – troverete 8180 corrispondenze, anzi probabilmente ancora di più considerato che quando leggerete sarà passato altro tempo.

La notizia in questione che vorrei commentare, quindi, non è più una novità, anzi la sapete già tutti!

Per scrupolo, ovvero per i due o tre lettori che hanno avuto da fare in queste ore e che non sanno, posso solo ricordare che un pensionato sessantottenne della provincia di Pordenone ha deciso di sparare cinque colpi di pistola al suo PC, reo di non rispondere adeguatamente ai suoi comandi o forse per essersi bloccato per l’ennesima volta.

Che dire di più e di nuovo rispetto agli altri 8180 che hanno ripreso la notizia? Che potevamo aspettarci che prima o poi sarebbe successo? Che sotto sotto stiamo con il pensionato? Che molti di noi l’avrebbero fatto se avessimo una pistola? Che lo abbiamo già fatto in altro modo, ad esempio con mazza da baseball? Poi però mi vengono in mente altre domande….ma ha voluto sparare all’hardware? oppure al software? oppure alla rete? Sapeva a chi sparava oppure era inconsapevole? Se andate su youtube e cercate ad esempio "se la prende con il PC" troverete almeno un paio di filmini divertenti che illustrano un certo tipo di conflittualità tra uomo e macchina, ma ancora non si era sentito di qualcuno che sfoderasse armi di fuoco. Siamo quindi di fronte ad un’escalation prodroma di un futuro stile "terminator" che costringerà alla guerra senza frontiere tra noi e i calcolatori? Oppure è solo il caldo?

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Non so, ma una preghiera vorrei fare subito a tutti coloro che volessero imitare il gesto: sapendo che a molti di noi che lavorano – e giocano – al computer mancano parecchie diottrie, per favore, mirate giusto, non vorrei trapassare per una pallottola vagante sparata dal vicino di fronte all’ennesimo "bluescreen" del suo computer …meditiamo, gente, meditiamo 🙂