Un allarme ricevuto via email ha fatto scattare l’evacuazione per circa 4 mila dipendenti. Nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda

Ci sarebbe una minaccia ricevuta via email dietro l’evacuazione forzata disposta dalle autorità nel quartier generale di Apple a Cork, nella Repubblica d’Irlanda. Stamattina, stando a quanto confermato dai media locali, gli uffici del quartier generale europeo erano vuoti e solo nella giornata di oggi i primi dipendenti torneranno alle loro postazioni. Non è chiaro cosa fosse scritto nella comunicazione telematica ma è certo che dietro ad una mobilitazione del genere possa esservi qualcosa di davvero pericoloso. Come è solita fare, Apple ha declinato ogni commento anche se ci si aspetta di sapere qualcosa in più nelle prossime ore.

Big nel mirino

Nel 2015 una situazione del genere si era verificata negli uffici di Intel a Leixlip, sempre in Irlanda. In quel caso si era trattato di un falso allarme bomba inviato da un dipendente dell’azienda, che quel giorno proprio non voleva andare al lavoro. Uno scherzetto che ad Intel è costato una perdita di 6.000 ore di produzione. In Europa la situazione è questa. Dopo gli attentati di Parigi e la continua minaccia mediatica dell’Isis, le forze dell’ordine non possono sottovalutare nulla, nemmeno un allarme lanciato via posta elettronica nella seconda città della Repubblica irlandese.

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