Bambini “drogati” di tablet, possono arrivare a trascorrere fino 8 ore davanti al device

Numerosi studi hanno messo in luce le conseguenze negative dell’abuso di device quali smartphone e tablet, che ormai tutti gli italiani possiedono. L’insonnia cosiddetta da hi-tech, causata dall’uso eccessivo dei dispositivi multimediali quali smartphone e tablet, colpisce anche i bambini, che nell’ultimo secolo hanno perso circa un’ora di sonnoSmartphone e tablet inoltre fanno mangiare in fretta e masticare male, come emerso da un altro studio.

I danni sui bambini

Sui più piccoli questa dipendenza ha conseguenze anche sullo sviluppo cognitivo e sulla salute psichica, determinando sbalzi di umore e tendenza all’isolamento. Dal punto di vista fisico possono verificarsi inoltre problemi ortopedici, di postura, di vista e di obesità, causata da uno stile di vita eccessivamente sedentario.

Adnkronos-Salute lancia un allarme importante, che arriva dai cardiologi e medici internisti italiani:

“Ogni giorno i bambini passano otto ore al tablet per loro è una droga”.

Tra gli adulti “a soffrire di ‘dipendenza da cellulare e Pc’ sono soprattutto le donne. In alcune persone sono riscontrabili gli stessi sintomi di chi abusa di sigarette o alcolici crisi di astinenza e euforia. Basti pensare alle persone che si incontrano in treno o in metropolitana, quindi per tragitti brevi, compagni di scuola o colleghi di lavoro che invece di parlare si accaniscono sui loro smartphone”.

I numeri della dipendenza

L’81% dei tredicenni italiani si collega a internet tutti i giorni. Per il 12% accedere a un social network è la prima attività dopo il risveglio e per il 35% l’ultima prima di andare a dormire.

Il  71% dei tredicenni si collega a Internet con il proprio smartphone e lontano dal controllo dei genitori. Il 46% degli adolescenti passa da 1 a 3 ore al giorno sul web e il 26% supera le 3 ore. Per 6 giovani su 10 internet è ‘irrinunciabile’ e quasi uno su 4 senza i suoi amici virtuali soffre di solitudine. L’88% dei ragazzi identifica nelle tecnologie la prima causa di comportamenti di abuso, non correlati a sostanze. Spetterebbe ai genitori inventare attività e giochi per intrattenere i loro figli e sottrarli dagli schermi, come suggeriscono i cardiologi e gli internisti. Proprio i genitori però sembra che abbiano rinunciato al ruolo di controllo: due su tre non impongono regole sull’uso di tablet, tv, telefonini e videogiochi.

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