E’ allarme sull’uso eccessivo di antinfiammatori non steroidei (FANS)
Non è una novità che questa categoria di farmaci sia da tempo al centro di accesi dibattiti in ambito medico, in quanto il suo impiego porterebbe a una serie di possibili effetti collaterali di vario tipo e diversa gravità. Si va dagli scompensi cardiaci, con conseguenze anche fatali per il cuore, fino alla compromissione dell’udito. Eppure, nonostante numerose ricerche abbiano messo in luce i rischi connessi all’uso dei FANS, molti continuano ad abusarne.
Cinque fattori di rischio
Secondo quanto riporta il Daily Mail cinque fattori di rischio legati alle malattie cardiache deriverebbero dall’assunzione regolare di cinque forme di antidolorifici: ibuprofene, celecoxib, diclofenac, naproxen e rofecoxib.
Chi li assume potrebbe diventare più soggetto a infarto, già nella prima settimana di terapia e soprattutto nel primo mese di trattamento con dosi elevate. Un allarme che viene ora rilanciato da uno studio canadese, che parla di un aumento della probabilità di attacco di cuore compreso fra il 20% e il 50%, rispetto a chi non è in trattamento.
FANS, rischi e benefici
Gli stessi autori però sottolineano i limiti della ricerca, una metanalisi che ha analizzato i risultati di più lavori per un totale di quasi 450 mila persone, di cui circa 61.500 hanno avuto un evento cardiaco. Si tratta di uno studio osservazione che però non considera tutti i fattori potenzialmente in grado di influenzare il rischio cardiaco. Tuttavia, anche se non è provato con certezza il rapporto causa-effetto tra assunzione di antidolorifici e rischi per il cuore, gli autori esortano medici e pazienti a considerare adeguatamente rischi e benefici dei Fans. La conclusione è che sussista una probabilità superiore al 90% che tutti i Fans oggetto dell’analisi siano associati a un aumento del rischio di attacchi cardiaci.
“Poiché l’insorgenza del rischio di infarto miocardico acuto si è verificata nella prima settimana ed è apparsa maggiore nel primo mese di trattamento con alte dosi – raccomandano i ricercatori – i medici dovrebbero valutare rischi e benefici dei Fans prima di prescrivere un trattamento, in particolare per le dosi più elevate”.