Il primo drone italiano? E’ stato realizzato ben 100 anni fa, verso la fine della Prima Guerra Mondiale. Si trattava di un rudimentale aeroplano senza pilota, con una carlinga in legno lunga poco più di 6 metri ed un motore a scoppio dotato di un’unica elica.

Fu battezzato “Torpedine Aerea” e, tra il maggio e il settembre del 1918, in gran segreto ne furono sperimentate quattro versioni presso la base militare di Furbara (Roma). Dati e foto su questo primo drone tricolore sono stati svelati dal fortuito ritrovamento della Relazione Tecnica originale del progetto. Il 100° anniversario sarà celebrato nell’ambito di “Roma Drone Campus 2018”, quinta edizione dell’unico evento professionale in Italia dedicato ai sistemi a pilotaggio remoto, che si svolgerà nei giorni 21 e 22 febbraio prossimi presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre. Sarà allestita una mostra fotografica, che illustrerà le varie fasi del progetto con immagini inedite, e sarà anche coniata una medaglia commemorativa.

“L’idea fu del capitano di fanteria Adelchi Manzoni e risale al 1916”, spiega l’ing. Aldo Curti, a cui si devono le ricerche sul progetto, in un dettagliato articolo che sarà pubblicato sul numero di febbraio del mensile VFR Aviation. “Si trattava di un nuovo tipo di aereo, capace di volare in autonomia, con l’obiettivo di raggiungere o superare le linee nemiche per sganciare il carico bellico e poi autodistruggersi”. I quattro prototipi di “Torpedine Aerea” che furono costruiti avevano caratteristiche diverse, ma tutti utilizzavano uno speciale carrello su binari ferroviari per il decollo. Con la “Torpedine Aerea n. 4” si raggiunse lo stato dell’arte: il 14 settembre 1918 a Furbara il velivolo effettuò un volo di circa 150 metri, prima di distruggersi a terra. Gli esperimenti furono abbandonati a guerra pressoché finita e, per circa un secolo, il progetto fu praticamente dimenticato. “Non potevamo non dare lustro a questo primo drone italiano”, sottolinea Luciano Castro, presidente di Roma Drone, “che può essere giustamente considerato il pioniere dei sofisticati droni che oggi sono sempre più diffusi in ambito civile e militare”.

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Il programma di “Roma Drone Campus 2018” si aprirà mercoledì 21 febbraio con la conferenza plenaria inaugurale “Roma Drone Conference 2018”, durante la quale istituzioni ed esperti faranno il punto sullo sviluppo del mercato dei droni in Italia. Saranno anche assegnati i “Roma Drone Awards 2018”. Seguiranno oltre 100 corsi e seminari su vari argomenti, dalla presentazione di nuovi droni e sistemi a corsi per specifiche figure professionali fino a conferenze su singoli progetti e applicazioni. Oltre ai droni aerei, quest’anno sono previsti anche due focus sui droni terrestri e sui droni acquatici. L’evento, organizzato dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè, ha ricevuto numerosi patrocini, tra cui: i ministeri della Difesa e dell’Ambiente, ENAC, ANSV, CNR, ENEA e le Associazioni del settore droni ASSORPAS, FIAPR, AOPA Italia, UASIT, AIDRONI e EDPA. Partner scientifici sono il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre e la Link Campus University. La manifestazione è supportata da un gruppo di Aziende partner, tra cui: iDroni (sponsor), Aerovision (sponsor), Nimbus, Accademia del Drone, Yuneec e Parrot.