Il vicepresidente di Samsung, Lee Jae-Yong, torna in libertà dopo un anno di carcere per le accuse di corruzione e falsa testimonianza

Lee Jae-Yong, vicepresidente e futuro numero uno di Samsung, può tornare a guidare l’azienda. Il dirigente è stato scarcerato dopo circa un anno di detenzione. Lee era stato condannato in primo grado a 5 anni per corruzione, abuso di beni sociali e falsa testimonianza. La Corte D’Appello della Corea del Sud ha confermato i reati a lui associati ma gli ha concesso la libertà condizionata e una riduzione della pena a 2 anni e mezzo. Molti nel Paese asiatico, che vorrebbe vietare le transazioni in Bitcoin e cryptovalute, ritengono che la magistratura sia stata fin troppo indulgente con Lee Jae-Yong.

Il vicepresidente di Samsung è stato coinvolto nel cosiddetto scandalo “Choi-gate” che ha portato all’impeachment per l’ex presidente coreano, Park Geun-Hye. Quest’ultima avrebbe chiesto ai grandi conglomerati del Paesi di finanziare le fondazioni di una sua amica e consigliera, Choi Soon-Sil, in cambio di favori politici. Samsung, che ha annunciato una partnership strategica con Qualcomm, avrebbe contribuito con 38 milioni di dollari per aver vita facile nella fusione tra due sussidiarie del suo gruppo. L’operazione avrebbe favorito la scalata di Lee Jae-Yong ai vertici dell’azienda.

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