Il consumo di antidepressivi è quattro volte sopra la media europea

Se fino a qualche anno fa sembrava che in Italia il numero di persone che soffrono di depressione fosse in calo, oggi i dati diffusi dall’Agenzia per il Farmaco dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa fanno emergere una situazione allarmante: sono ben undici milioni infatti gli italiani che assumono quotidianamente farmaci per sconfiggere il male oscuro. Questo valore risulta quattro volte superiore alla media europea, rivelando anche un boom delle cure fai-da-te preoccupante, dato che un depresso su due ritiene inutile il trattamento ed è convinto di potersi curare da solo. In Italia le persone che soffrono di depressione al momento sfiorano il 20% della popolazione, mentre sono oltre 300 milioni a livello globale, il 4,4% del totale.

Una delle malattie più invalidanti

L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva già diffuso dati preoccupanti relativi all’aumento di casi nel mondo di depressione, un incremento del 20% in 10 anni, tanto che la malattia sarà nel 2020 al secondo posto tra le cause di invalidità. Non è un caso quindi se una ricerca del The British Journal of Psychiatry ha evidenziato che, nel periodo 2010-2015, il consumo di antidepressivi in Europa è aumentato del 20%.  La depressione, che l’uomo secondo alcuni studi avrebbe ereditato dai geni dell’uomo di Neanderthal, è diventata oggi la malattia più temuta da un italiano su tre. In Italia, la spesa annuale per questo tipo di medicinali ha raggiunto gli 800 milioni di euro.
L’Unione Europea ha definito i costi legati al trattamento della salute mentale “emergenziali” ed ha calcolato uno stanziamento annuo di 240 miliardi di euro.

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