Marte, arriva il primo selfie di InSight

Dopo l’atterraggio dello scorso novembre, la sonda rilascia i primi due mosaici di immagini

Dal momento del suo atterraggio avvenuto il 26 novembre scorso durante una diretta seguita dal pubblico negli Stati Uniti in 80 siti fisici diversi nel Paese, la sonda InSight della NASA ha preso confidenza con gli strumenti e con la sua nuova base operativa e l’11 dicembre ha trasmesso due mosaici di immagini.

Cosa ritraggono le foto?

Il primo è un selfie scattato il 6 dicembre con la Instrument Deployment Camera, posizionata sul gomito del suo braccio robotico. Si tratta di una sequenza di 11 singole immagini, affiancate con lo stesso procedimento usato da Curiosity, che immortala i suoi pannelli solari dispiegati e tutta la sua  strumentazione, inclusa la stazione meteorologica e l’antenna.

La seconda sequenza è invece un mosaico di 52 fotogrammi, che mostra lo spicchio di terreno del Pianeta Rosso, un’area di 4 metri per 2 davanti alla sonda. Questo spazio si trova nella Elysium Planitia, la regione sabbiosa in cui è atterrato InSight e dove si metterà al lavoro studiando terremoti, determinando l’orbita di Marte con precisione quasi millimetrica e misurando la temperatura a 5 metri sotto il suolo per capire se c’è o meno un nucleo magmatico come qui sulla Terra. 

Informazioni importanti 

Sarà proprio analizzando queste immagini che gli ingegneri di missione potranno decidere dove dirigere il braccio robotico del lander, per posizionare il sismometro e la sonda termometrica, e misurare eventuali onde sismiche e temperatura interna di Marte, dove lo scorso luglio è stato trovato un grande lago di acqua liquida e salata.

L’idea è quella di posizionarli sopra rocce più spesse di 1,3 centimetri, operazione che non dovrebbe risultare difficoltosa dato che la Elysium Planitia è una regione praticamente libera da massi, un antico cratere di impatto meteoritico ricoperto di sabbia. Proprio la composizione del sito dovrebbe facilitare lo scavo nel suolo marziano, per il posizionamento della sonda termometrica (Heat Flow and Physical Properties Probe) a 5 metri di profondità.

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