La dieta contro il freddo: cosa mangiare e bere per mantenerci al caldo

Ecco cosa mettere in tavola per combattere l’abbassamento delle temperature dei prossimi giorni

Quando le temperature scendono sotto lo zero è importante che l’organismo non ne risenta troppo: sotto i 37 gradi centigradi infatti possono verificarsi dei processi di vasocostrizione cutanea, volti a contrastare la dispersione di calore corporeo.
E’ importante quindi supportare la resistenza al freddo con un’alimentazione adeguata, con cibi e bevande che possano aiutarci a mantenerci al caldo, spiega Roberta Monzani, responsabile anestesista del Day Hospital chirurgico di Humanitas.

«In questi mesi dal clima più rigido, gli alimenti più indicati sono prodotti come l’agnello, le lenticchie, lo zenzero. Quest’ultimo è molto utile perché è vasodilatatore, agisce sul sistema vascolare producendo calore».

Zenzero e spezie, perché aiutano?

L’ennesima conferma dunque delle molteplici proprietà farmaceutiche dello zenzero, spezia che una volta era nota soprattuto per le sue proprietà dimagranti e depurative, ma che è ottima anche per contrastare le infiammazioni, aiuta a digerire ed è un antiemetico naturale.

Le spezie in generale hanno un potere riscaldante. «Il pepe contiene un alcaloide, la piperina, oltre a oleoresine, oli essenziali, glicosidi e polisaccaridi, che stimola la formazione della saliva e la secrezione dei succhi gastrici. Perciò favorisce la digestione – evidenzia – oltre ad avere proprietà diuretiche. Ricco di potassio, calcio e fosforo, sembra possedere anche proprietà antisettiche e afrodisiache. È considerato uno stimolante metabolico, utile nel controllo del peso, e determina un grado maggiore di assorbimento dei nutrienti dei cibi; ad esempio, i nutrienti della curcuma, responsabili di alcune sue proprietà, vengono assimilate in misura maggiore se aggiungiamo un pizzico di pepe. Nelle erboristerie è disponibile in estratto secco e in pomate per uso topico, per lenire dolori articolari cronici».

L’alcol riscalda? Un falso mito

Un mito da sfatare è invece quello del potere riscaldante degli alcolici, che porterebbero anzi all’effetto opposto, favorendo la dispersione di calore.
«È un falso mito – precisa Monzani – Non ci riferiamo al bicchiere di vino bevuto durante i pasti, ma al consumo più che moderato di alcolici e superalcolici. L’alcol è sì vasodilatatore ma il suo effetto è effimero, non agisce in modo corretto sul metabolismo, anzi porta a squilibri nel metabolismo degli zuccheri. Infine, può causare una eccessiva dispersione di calore».

Il freddo fa anche avvertire meno lo stimolo della sete, per cui si rischia la disidratazione.
Per ovviare a questo problema sono ottime le bevande calde come tè e tisane, che ci permettono di ingerire liquidi a una temperatura che «favorisce il riscaldamento del corpo e, nel caso delle tisane, se scegliamo gli ingredienti giusti, possiamo anche massimizzare i benefici: l’ideale è, ad esempio, una tisana allo zenzero», consiglia l’esperta.

Sì a prodotti freschi e stagionali

«L’indicazione da mettere in pratica è quella di seguire una dieta equilibrata che privilegi il consumo di prodotti freschi stagionali – conclude Monzani – Questo perché l’organismo richiede di rispettare la stagionalità nell’assunzione di frutta e verdura.
Il consumo ‘al momento giusto impatta sulla produzione di calore a scopo protettivo per evitare squilibri termici. Il consumo equilibrato di prodotti derivati dal grano, piselli, mais, funghi, patate, uova impatta sul metabolismo e sulla produzione di grassi, proteine e zuccheri senza alcuno squilibrio. Nel passaggio tra le stagioni andrebbero privilegiati i cosiddetti cibi freschi (pomodori, melanzane, latte) e per la primavera anche gli alimenti cosiddetti “appena riscaldanti”, come carne, rape, zucca, pollo, caffè».

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