L’allenamento aerobico fa bene al cervello e migliora le capacità mentali

Dalla camminata alla corsa, ecco tutti i benefici dell’attività aerobica, non solo per il fisico

L’esercizio fisico è un antinfiammatorio naturale per l’organismo e un vero e proprio elisir di lunga vita. Quello che forse non tutti sanno è che a beneficiare degli effetti positivi dello sport, soprattutto se aerobico, non è solo il fisico: correre, andare in bicicletta, o anche una semplice camminata sul tapis roulant, aiuta a migliorare la salute del nostro cervello.

Gli effetti positivi aumentano con l’età

A sostenerlo era già una ricerca australiana che nel 2017 aveva dimostrato come questi sport aiutino a potenziare la memoria, nutrire e sviluppare il cervello. Oggi a confermarlo è una ricerca condotta presso la Columbia University Vagelos College of Physicians and Surgeons, che ha coinvolto 132 adulti tra i 20 ed i 67 anni.

Lo studio sostiene che le attività aerobiche migliorano le capacità mentali anche dei ventenni, con effetti positivi che aumentano con l’età; ne consegue che a trarre il maggior beneficio da questo tipo di esercizio fisico sono le persone più avanti con l’età. In particolare a migliorare sono l’abilità nel ragionamento, nella pianificazione e nella risoluzione dei problemi.

Lo studio

Gli effetti dell’attività sportiva sulla mente finora erano stati indagati soprattutto sugli anziani. La ricerca ha suddiviso i volontari in gruppi: ad uno è stato assegnato esercizio aerobico, l’altro (gruppo di controllo) doveva praticare stretching e i classici esercizi di ginnastica per migliorare la stabilità della parte centrale del corpo, con tre allenamenti a settimana ad un’intensità calibrata sul singolo individuo.

Dopo 12 e 24 settimane di allenamento tutti i partecipanti sono stati valutati sul piano cognitivo con dei test. Ne è emerso che l’esercizio aerobico si associa ad un miglioramento delle funzioni esecutive, come ragionamento e pianificazione, aumento direttamente proporzionale all’età dell’individuo.

“Le funzioni esecutive di solito raggiungono un picco a 30 anni – spiega l’autore del lavoro, Yaakov Stern – ritengo che l’esercizio aerobico favorisca il recupero di funzioni mentali via via ridotte con l’età, piuttosto che essere in grado di migliorare le performance di individui giovani ancora lontani dal declino mentale”.

Al termine del periodo di test, tutti coloro che hanno svolto il training aerobico – indipendentemente dall’età – presentavano anche un ispessimento della corteccia cerebrale nel lobo frontale, dove hanno luogo le funzioni esecutive.

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