L’Oms rivela un preoccupante incremento delle malattie mentali e neurologiche e dell’abuso dei farmaci per trattarle

La depressione, che presto si potrà diagnosticare con un esame del sangue, si sta diffondendo in modo sempre più preoccupante in tutto il mondo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte lanciato l’allarme per denunciare l’aumento di casi nel mondo, un incremento del 20% in 10 anni, tanto che la malattia sarà nel 2020 al secondo posto tra le cause di invalidità. 

Oggi a confermare l’aumento allarmante delle malattie mentali e neurologiche è Devora Kestel, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e di Uso di sostanze presso l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che ha presentato una relazione sulle “prospettive dell’Oms per il futuro della Salute Mentale Globale”.

La depressione può colpire chiunque

“La situazione della salute mentale nel mondo non è affatto buona”, ha sottolineato Kestel. “Le malattie mentali e neurologiche sono infatti in aumento, così come cresce l’uso di sostanze. Al primo posto nella classifica delle problematiche legate alla salute mentale globale c’è la depressione, che non conosce distinzioni di tipo socioeconomico, perché colpisce indistintamente tutti. C’è poi un abbassamento dell’età in cui si presentano questi disturbi. La popolazione – conclude l’esperta – invecchia e l’età in cui si sviluppano queste problematiche si estende, cominciando prima, e andando avanti più tardi con fenomeni quali depressione e demenza”.

La situazione in Italia

Del cosiddetto “male oscuro” in Italia soffrono 2,8 milioni di persone, anche se solo il 17% riceve le adeguate cure, a differenza della media del 23% nel resto d’Europa, mentre la percentuale si abbassa al 2% nei paesi a basso reddito.
I dati sul cosiddetto ‘treatment gap’, ossia il divario tra le terapie da adottare per curare i disturbi mentali e le cure che effettivamente vengono somministrate, sono il risultato di un recente studio internazionale condotto in 21 paesi dall’Organizzazione mondiale della sanità. In Italia il 3% della popolazione soffre di depressione e circa la metà delle persone prese in considerazione nello studio non aveva preso coscienza della propria condizione e della necessità di ricevere cure.
Se fino a qualche anno fa sembrava che in Italia il numero di persone depresse fosse in calo, una recente indagine ha rivelato che sono 11 milioni gli italiani sotto psicofarmaci

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