La luna più spettacolare del 2019 sarà circa il 7% più grande di una Luna piena normale
Non è la prima volta che aspettiamo di ammirare in cielo una Luna speciale, ogni anno infatti il nostro satellite viene a trovarsi nel punto della sua orbita più vicino alla Terra; questa coincidenza dà vita ad uno spettacolo che vale la pena di osservare, perché la “superluna” appare più luminosa e più brillante che in qualsiasi altro giorno dell’anno.
“E’ un appuntamento da non perdere”, conferma l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope.
“Sappiamo che ‘superluna’ non è un termine scientifico, ma ha il pregio – osserva Masi – di trasferire in modo efficace il significato che la fase di luna piena è vicina al perigeo, ossia al punto dell’orbita lunare che corrisponde alla minima distanza dalla Terra. Questo fa apparire la Luna piena più luminosa e circa il 7% più grande di una luna piena normale”.
Quando la Luna diventa Super
L’orbita lunare intorno alla Terra è piuttosto schiacciata e ogni mese tocca la distanza minima (perigeo) e quella massima (apogeo): il fenomeno della “superluna” avviene ogni volta che la Luna piena coincide con l’orario del perigeo. Alle 10:07 del 19 febbraio il satellite si troverà quindi al perigeo e la sua distanza dalla Terra sarà di 356.761 chilometri.
“Mai, per tutto il 2019, avremo una Luna piena più vicina di così”, spiega Masi.
Questa però è già la seconda “superluna” del 2019, dopo quella in concomitanza con l’eclissi della notte fra il 20 e il 21 gennaio, con la bellissima “alba della Luna rossa”. Il terzo appuntamento con “superluna” è atteso invece per il21 marzo, a ridosso con l’equinozio di primavera.
I consigli degli astrofili
Tutto pronto dunque per ammirare lo spettacolo in cielo, sperando in condizioni climatiche serene: anche gli astrofili si stanno preparando, con serate di osservazioni e invitano soprattutto a fotografare la “superluna”.
“Le maggiori dimensioni della ‘superluna’ non sono così evidenti e per apprezzare meglio la differenza rispetto a una luna piena normale interessante riprendere immagini dell’evento”, è l’invito di Paolo Volpini, dell’Unione astrofili italiani.
“E’ interessante anche fare accostamenti con foto precedenti di ‘superlune’ e ‘minilune’ anche in occasioni di eclissi, per misurare la differenza nel diametro apparente della Luna. Per notare in modo tangibile la differenza – conclude – si possono mettere l’una accanto all’altra le immagini di lune piene e lune rosse spettacolari, come la ‘miniluna’ rossa dell’estate 2018 e la luna ‘superluna’ del gennaio 2019″.