Due ingredienti chiave sono in grado di bloccare lo sviluppo del morbo
Qual è la dieta ideale per tenere lontano il morbo di Alzheimer? Nel corso degli ultimi anni diverse ricerche hanno individuato alcuni alimenti la cui assunzione favorirebbe la protezione del cervello dalla malattia.
Tra questi troviamo lo zafferano, nota spezia antiossidante, la frutta in generale, che è ricca di polifenoli, ma in particolare l’uva: secondo una ricerca mangiarne due tazze al giorno per sei mesi previene il declino della memoria.
Oltre alla dieta, per arginare l’Alzheimer è importante mettere in atto scelte di vita preventive, che rallentino l’incedere della demenza senile e preservino l’integrità dei neuroni.
Le due sostanze chiave
Oltre a questi alimenti, anche il tè verde e le carote sarebbero un efficace nel fermare l’Alzheimer e ripristinare la memoria nei roditori geneticamente predisposti a questa malattia, secondo quanto riporta oggi Medicalxpress.
Uno studio della Keck School of Medicine negli Stati Uniti ha analizzato gli effetti dell’EGCG, un ingrediente chiave del tè verde, e dell’acido ferulico, presente nelle carote, sui topi. I ricercatori hanno notato che la combinazione dei due elementi ha reso il cervello dei roditori significativamente più forte rispetto all’uso di queste sostanze separate.
Lo studio sui topi
Tre mesi prima e dopo la dieta a base dei due elementi, gli scienziati hanno condotto una serie di test neuropsicologici su topi affetti dagli stessi sintomi riscontrati negli umani malati di Alzheimer.
Il professor Terrence Town, alla guida del team, riferisce che dopo tre mesi il trattamento combinato ha ripristinato completamente la memoria dei topi con il morbo. I composti vegetali probabilmente riducono la neuroinfiammazione e lo stress ossidativo del cervello, gli aspetti principali di questa malattia negli esseri umani.
Recentemente i ricercatori della della Scuola di Odontoiatria dell’Università di Louisville negli Stati Uniti hanno ipotizzato che il morbo di Alzheimer possa essere causato da un batterio responsabile di una diffusa infezione gengivale, la parodontite cronica.