Quando si diventa adulti? Fino a 30 anni il cervello continua a crescere

Uno studio di neuroscienze rivela che negli esseri umani si verificano cambiamenti cerebrali anche dopo i 18 anni

Quando si può considerare terminata l’adolescenza? Nella maggior parte del mondo la maggiore età viene legalmente raggiunta al compimento del diciottesimo anno di età. Eppure negli ultimi anni la scienza sta scoprendo che a 18 anni un individuo attraversa ancora dei cambiamenti nel cervello che possono influenzare il comportamento e portare allo sviluppo di disturbi mentali.
Già un precedente studio dell’università californiana di Standford aveva dimostrato che il cervello umano adulto non resta uguale ma continua a crescere, in particolare nella parte specializzata nel riconoscimento dei volti
 si forma nuovo tessuto in grado di assolvere nuove funzioni.

Una transizione più graduale

A confermare questa crescita anche dopo la maggiore età sono gli esperti riuniti nel convegno internazionale di neuroscienze presso la Academy of Medical Science a Oxford. Secondo gli esperti si diventerebbe adulti alla soglia dei trent’anni, con differenze da persona a persona.

“Avere una definizione di quando si passa dall’infanzia all’età adulta appare sempre più assurdo perché – evidenzia Peter Jones, dell’Università di Cambridge – avviene una transizione molto più sfumata, che si svolge nell’arco di tre decenni”.

Jones ricorda anche che non a caso i giudici riconoscono la differenza tra un imputato di 19 anni e un “criminale incallito” alla fine dei trent’anni. “Non c’è un’infanzia e quindi un’età adulta: le persone – afferma l’esperto – sono su un percorso, su una traiettoria”.

L’importanza dell’individualità

Daniel Geschwind, dell’Università della California a Los Angeles, parla di variabilità individuale nello sviluppo del cervello, affermando che i sistemi educativi solitamente si concentrano più sui gruppi che sugli individui. L’anno scorso un articolo apparso sulla rivista Lancet Child & Adolescent Health, a cura di Susan Sawyer, direttore del centro per la salute degli adolescenti del Royal Children’s Hospital di Melbourne, aveva già trattato lo stesso tema spostando più in là la fine dell’adolescenza, che era stata collocata all’età di 24 anni.

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