Depressione da contraccettivi ormonali, l’Aifa aggiorna sui rischi

Pillola, anello e spirale possono portare a depressione e istinti suicidi

L’utilizzo di contraccettivi ormonali potrebbe causare un aumento del rischio di depressione e suicidio, secondo quanto riportato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) in una nota informativa con nuove “informazioni di sicurezza” relative all’uso dei contraccettivi basati sull’assunzione di ormoni.

Il monito è rivolto ai medici e spiega che il disturbo depressivo maggiore rientra tra “gli effetti indesiderati noti associati all’uso dei contraccettivi ormonali”, e nei casi più estremi può rivelarsi “un noto fattore di rischio per l’insorgenza di comportamento suicidario e suicidio”, si legge nella nota.
Un precedente studio internazionale aveva rivelato che l’uso della pillola contraccettiva per tre o più anni aumenterebbe del doppio il rischio di glaucoma.

Foglietti illustrativi da rivedere

La lettera redatta dall’Aifa è stata inviata a tutti i medici per aggiornarli sui risultati ottenuti da una valutazione di sicurezza svolta a livello europeo sul rischio suicidio o comportamenti suicidari dovuti alla depressione legata all’uso di contraccettivi ormonali. Di qui deriva la necessità di aggiornare anche i farmaci integrando questa nuova avvertenza, informando i pazienti “sulla necessità di contattare il proprio medico in caso di cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se questi si verificano poco dopo l’inizio del trattamento”.

Finora infatti le indicazioni contenute nei contraccettivi ormonali menzionavano alcuni disturbi psichiatrici tra gli effetti indesiderati, ma ora l’Aifa ha chiesto di integrare nei nuovi foglietti illustrativi anche riferimenti specifici all’umore depresso e alla depressione, che “può essere grave e a volte può portare a pensieri suicidari”.

Verso i contraccettivi indossabili

I contraccettivi ormonali utilizzati in Italia sono autorizzati nelle forme di “farmaceutiche compresse, cerotto transdermico, dispositivo vaginale, dispositivo intrauterino, impianto per uso sottocutaneo ed anello vaginale”. I ricercatori dell’Istituto di Tecnologia della Georgia hanno recentemente ipotizzato di utilizzare anche orecchini, anelli o orologi dotati di mini-cerotti come nuovi medicinali per la contraccezione basati sul rilascio di ormoni. I primi test condotti sugli animali avrebbero mostrato l’efficacia di questi metodi di somministrazione dei farmaci attraverso gioielli oppure oggetti indossabili.

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