A causa dei cambiamenti climatici la Groenlandia sta perdendo ghiacco con un ritmo molto più rapido rispetto al secolo scorso
E’ sempre più preoccupante la velocità con cui il ghiacci in Groenlandia si sta sciogliendo, causando un conseguente aumento del livello del mare, che secondo le ultime stime sarà ancora più significativo di quanto si pensava in precedenza: se nel 2013 si ipotizzava infatti un aumento di ben 60 centimetri entro il 2100, i nuovi dati sulla Groenlandia suggeriscono che questo aumento sarà di 67 centimetri, coinvolgendo decine di milioni di persone in più in eventi alluvionali e catastrofici.
Nuovi tassi di scioglimento
La Groenlandia sta perdendo i suoi ghiacci con un ritmo di sette volte superiore a quello degli anni ’90 del secolo scorso: dai 33 miliardi di tonnellate di ghiaccio persi annualmente in quel periodo, si è arrivati a 254 miliardi di tonnellate nell’ultimo decennio.
I nuovi tassi di fusione del ghiaccio sono stati valutati da un un team di ricerca internazionale composto da 89 scienziati riuniti sotto l’egida del progetto IMBE (Ice Sheet Mass Balance Inter-comparison Exercise), guidati dal professor Andrew Shepherd dell’Università di Leeds (Regno Unito) e il dottor Erik Ivins del Jet Propulsion Laboratory della NASA, in California. Le disastrose conclusioni a cui sono arrivati i ricercatori sono il frutto della combinazione dei risultati di 26 indagini dedicate alle misurazioni dei cambiamenti nella massa nel ghiaccio dell’isola; i dati sono stati ottenuti da 11 distinte missioni satellitari della NASA e dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), tenendo conto di diversi fattori quali la gravità e i flussi dell’acqua fusa.
Verso un nuovo record negativo
Ne è emerso che, dal 1992 al 2018, la Groenlandia ha perso 3,8 trilioni di tonnellate di ghiaccio, con un conseguente aumento del livello del mare di 10,6 millimetri. Se il ghiaccio continua a sciogliersi con questi ritmi, il mare potrebbe salire di 6 metri nel giro di un millennio, fino ai 67 centimetri stimati entro il 2100, che rappresentano un aumento catastrofico per numerose città costiere, tra cui Venezia, e le isole, soprattutto quelle del Pacifico, che sono probabilmente destinate a finire sommerse.
Questa purtroppo è solo una delle drammatiche conseguenze del surriscaldamento globale, che sta progressivamente minacciando gravemente la biodiversità e mettendo a rischio ben 720 patrimoni dell’UNESCO, con una previsione di innalzamento delle temperature fino a quasi 5 gradi nei prossimi 100 anni.
Anche in Italia la situazione ghiacciai è preoccupante: nuovo catasto ha evidenziato dopo 50 anni dalla precedente rilevazione che la superficie si è ridotta del 30%.
L’anno con il record negativo di scioglimento dei ghiacci in Groenlandia è stato il 2011, quando fusero 335 miliardi di tonnellate (dieci volte in più rispetto agli anni ’90), ma il 2019 potrebbe superare questo massimo, essendo i dati ancora parziali e considerando gli elevati tassi di scioglimento registrati questa estate: in un solo giorno, giovedì 13 giugno, sono andati perduti 2 miliardi di tonnellate di ghiaccio.