In netto anticipo sul calendario, la calotta di ghiaccio si sta sciogliendo troppo in fretta
A lanciare l’allarme sono gli esperti dell’Istituto meteorologico danese, che hanno rilevato lunedì 11 aprile una fusione del ghiaccio, per uno spessore di oltre un millimetro, sul 12% della superficie della calotta. Si tratta del primato negativo, che supera i precedenti record, quando si era registrato uno scioglimento su oltre il 10% dell’area nei mesi di maggio 2010, 2006 e 1990.
In anticipo sui tempi
Si tratta di un fenomeno imprevisto e preoccupante, che ha sorpreso gli stessi scienziati:
“Abbiamo dovuto verificare che i nostri modelli stessero funzionando ancora bene”, ha commentato Peter Langen dell’Istituto danese.
Eppure nonostante le verifiche i numeri sono risultati esatti, in linea con le temperature segnalate in varie aree della calotta che in alcuni casi hanno superato i 10 gradi centigradi. In pratica c’è stato un anticipo di ben due mesi sullo scioglimento dei ghiacci previsto di solito per giugno e destinato a durare fino a settembre.
Una situazione drammatica
“E’ troppo, e troppo presto”, ha commentato via Twitter l’Organizzazione mondiale della meteorologia, allarmata per la constatazione. Anche in Italia la situazione ghiacciai è preoccupante: nuovo catasto ha evidenziato dopo 50 anni dalla precedente rilevazione che la superficie si è ridotta del 30%. Questa purtroppo è solo una delle drammatiche conseguenze del surriscaldamento globale, che sta progressivamente sciogliendo i ghiacci minacciando gravemente la biodiversità e mettendo a rischio ben 720 patrimoni dell’UNESCO, con una previsione di innalzamento delle temperature fino a quasi 5 gradi nei prossimi 100 anni.