L’allenamento aerobico fa bene al cervello e migliora le capacità mentali

La corsa sulla lunga distanza riduce la pressione sanguigna e migliora la salute del cuore, soprattutto nelle persone più anziane

Diversi studi hanno già dimostrato come la corsa apporti numerosi benefici alla salute, allungando le aspettative di vita e diminuendo del 40% i rischi di morte prematura: nello specifico, correre 1 ora al giorno allungherebbe la vita di 3 anni, mentre  un’ora di corsa per 5 giorni a settimana aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie degenerative della vista. Un’altra recente ricerca ha evidenziato invece come correre inneschi la produzione di una molecola che ripara i danni cerebrali.

A conferma di questi studi, il lavoro guidato dall’Institute of Cardiovascular Science dello University College London, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, dimostra che non solo la corsa fa bene alla salute, ma anche che la corsa su lunga distanza è un vero e proprio toccasana per il cuore.

Un incoraggiamento a mantenersi attivi

Per chi vuole ringiovanire il proprio sistema cardiovascolare, il segreto è correre la maratona. Uno studio guidato dall’Institute of Cardiovascular Science dello University College London, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology, ha messo in luce infatti come per coloro che corrono per la prima volta una corsa sulla lunga distanza, l’allenamento e il completamento del percorso siano associati a riduzioni della pressione sanguigna e dell’irrigidimento aortico, equivalenti a una riduzione di quattro anni nell’età vascolare.

In particolare, i maggiori benefici sono stati osservati negli uomini anziani, più lenti e con pressione sanguigna di base più alta.

“Incontrando i pazienti nel nuovo anno – evidenzia Charlotte H. Manisty, autrice senior della ricerca – formulare una raccomandazione relativa all’allenamento orientata agli obiettivi (come l’iscrizione a una maratona o una corsa amatoriale) può essere un buon motivo per incoraggiarli a mantenersi attivi. Lo studio evidenzia l’importanza delle modifiche dello stile di vita per rallentare i rischi associati all’invecchiamento, soprattutto perché sembra non essere mai troppo tardi”.

Gli effetti dell’allenamento

La ricerca ha preso in considerazione 138 maratoneti sani, che hanno preso parte per la prima volta alla Maratona di Londra 2016 e 2017. I partecipanti  sono stati esaminati prima dell’allenamento e dopo il completamento della maratona. La maggior parte dei partecipanti alla ricerca era sano e correva circa due ore settimanali, con un’età media di 37 anni. A tutti è stato raccomandato di seguire un piano di allenamento per principianti, che consiste in circa tre corse a settimana che aumentano di difficoltà per un periodo di 17 settimane precedenti alla maratona.

L’allenamento ha determinato una riduzione della pressione sistolica (massima) e diastolica (minima), rispettivamente di 4 e 3 millimetri di mercurio, oltre che una riduzione della rigidità aortica.

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