Fadi ha presentatato tra i giovani del Festival di Sanremo il brano “Due noi”. Nonostante l’eliminazione (ha vinto Leo Gassmann, come sappiamo) ha un sorriso aperto e… romagnolo
Eliminato dal Festival di Sanremo da Leo Gassmann che alla fine ha vinto. Quando incontro Fadi ha un bel sorriso aperto. Italo-nigeriano, o meglio romagnolo, ha concluso la sua presenza al Festival con un “Evviva la Romagna, evviva il Sangiovese”.
Brindiamo?
Sì, sì, brindiamo! Mi piacciono i vini. Beviamo sempre responsabilmente, ma un po’ di vino buono ci sta. Quell’evviva la Romagna, evviva il Sangiovese mi è servito per buttare fuori la tensione. Erano tantissme le cose che mi sarebbe piaciuto dire in quel momento.
Quindi brindiamo alla musica?
Alla musica che io non vivo come competizione.
Cosa abbiniamo a un buon sangiovese?
Gli amici! Quelli stanno bene sempre con tutto, la compagnia non è fine a ste stessa: è la prima cosa.
Il bilancio della tua avventura sanremese allora è positivo.
Sì, certamente. Il progetto e il percorso vero sono iniziati già da un po’. Per me suonare è una passione, sto facendo il possibile perchè diventi il mio lavoro. Sanremo è un bellissimo passaggio di questo percorso, sono stracontento di esserci stato.
Hai pensato che, per fare un nome, i Negramaro sono stati eliminati come te dal Festival e poi sono diventati una band di enorme successo?
No, non ci avevo pensato per niente. Sono competitivo ma non sulla musica, non la concepisco come gara. L’ho capito ancora di più con Sanremo, ho stretto amicizia con i ‘rivali’. Non è una gara di ugole ma un esprimersi, comunicare qualcosa.
Com’è nata “Due noi”?
L’ho scritta tra Rimini e Bologna, dove frequentavo l’università. La canzone è nata di getto, praticamente, ho solo sistemato qualcosina dopo la prima stesura.