Nintendo sostituisce il Game Boy rotto a una 95enne appassionata di Tetris

L’assistenza clienti ha regalato all’anziana signora una nuova console funzionante

Dal Giappone arriva una storia commovente, che risale a qualche anno fa ma che è emersa solo da pochi giorni grazie al racconto della famiglia interessata, tramite una lettera all’Asahi Shinbun, uno dei quotidiani nazionali più popolari nella terra del Sol Levante.
Pubblicata il 21 febbraio, la storia è diventata in breve tempo virale anche sui social.

Un modello introvabile 

L’efficienza e la serietà dell’assistenza clienti giapponese non è certo una novità, non per niente è considerata una delle migliori al mondo. Ma l’episodio raccontato da questa famiglia, che ha come protagonista la nota compagnia giapponese Nintendo, ha comunque stupito e commosso molte persone.
A diffonderlo è  Kuniko Tsusaka, figlia settantenne dell’anziana signora al centro della nostra storia, che ha raccontato la passione della madre 95enne per il suo Game Boy, in particolare per il celebre gioco Tetris, di cui è sempre stata una fan assidua. Purtroppo l’anziana signora si è poi ammalata e quasi contemporaneamente anche il suo Game Boy (il terzo che ha comprato nel corso degli anni) ha smesso di funzionare a causa dell’usura.
La famiglia ha cercato ripetutamente sia di ripararlo che di trovarne uno identico a quel modello ormai “vintage”, che fosse però funzionante. Tuttavia, essendo passati ormai decine di anni dalla commercializzazione della console, era stato fino a quel momento impossibile accontentare l’anziana giocatrice.

Tutto è nato da un equivoco linguistico

lI nipote della signora ha quindi consigliato alla nonna di rivolgersi alla “assistenza clienti divina” di Nintendo (“kami taiou” in giapponese). Proprio da qui è nato il fraintendimento da cui è scaturito il lieto fine della storia: nella lingua giapponese, in quel contesto kami taiou può significare sia “divino” che “carta”; a causa dell’assonanza,  l’anziana signora ha quindi pensato che il nipote parlasse della “assistenza clienti cartacea“ e ha scritto di suo pugno una lettera a Nintendo, spedendola e allegandovi il suo Game Boy.

Dopo poco più di una settimana la compagnia di Kyoto ha risposto a sua volta con una gentilissima lettera, augurando alla signora una lunga vita e allegando un Game Boy nuovo e funzionante. Nintendo ha spiegato che in effetti la console portatile non è più prodotta e non sono nemmeno più disponibili pezzi di ricambio, ma la fortuna ha voluto che trovassero una console di quel modello rimasta in magazzino, che hanno prontamente spedito alla nonnina.
L’anziana madre ha continuato così a giocare con il suo Game Boy per anni, superando la malattia, fino a quando è mancata alla veneranda età di 99 anni.
Game Boy, la console portatile che ha fatto giocare generazioni di ragazzi fu lanciata sul mercato giapponese il 21 aprile 1989 e l’anno scorso ha infatti festeggiato 30 anni.

Circolata sui social, la lettera ha raccolto tantissimi like e commenti dei fan giapponesi di Nintendo, che si sono sperticati in lodi sull’efficienza e la straordinaria sensibilità dimostrata dal suo servizio.

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