Nessuna azienda consapevole del valore del proprio Brand può permettersi di prendere sottogamba i cambiamenti in atto nel mondo digitale

Hotwire, società internazionale di consulenza di comunicazione e relazioni pubbliche, presenta “Le 10 forze che guideranno il Digital Marketing nel 2011” (Ten Driving Forces of Digital Marketing in 2011), report realizzato in collaborazione con l’agenzia associata 33 Digital. Il documento si pone come punto di riferimento per tutte le aziende e i professionisti che vogliono trarre il meglio dalle proprie attività di marketing e comunicazione e non intendono farsi cogliere impreparati e farsi sfuggire le opportunità del 2011.

Se il 2010 nel mondo dei social media verrà ricordato come l’anno in cui i grandi Brand si sono finalmente messi ad ascoltare attentamente le conversazioni che avvengono online, il 2011 sarà invece l’anno in cui gli stessi Brand verranno messi di fronte alla fragilità della propria reputazione sui social media, e dovranno prontamente correre ai ripari per non perdere terreno, o meglio ancora essere capaci di guadagnarne, online. Questo il punto focale secondo Hotwire, società internazionale di consulenza di comunicazione, a suo agio con il mondo digitale per essere nata e cresciuta negli anni 2000 e di cui si festeggia appunto il decimo anniversario.

I Marchi consapevoli della Rete si trovano oggi in una posizione da cui possono cominciare a dialogare online con i consumatori – non solo quelli di oggi, ma anche quelli di domani. Il consumatore, dal canto suo, si sta allontanando dai media tradizionali e ciò ha fatto spostare gli equilibri di potere. I Brand infatti ora ascoltano e coinvolgono i propri clienti, effettivi o potenziali, sul web e costruiscono delle community di fan.

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Ma aver messo a punto gli strumenti fondamentali di base sta già diventando insufficiente, anche perchè i consumatori cominciano ad essere sempre più esigenti anche online, e le società si rendono conto che non sono attrezzate per far fronte alla vera e propria inondazione di informazioni che le sommerge.

Le aspettative dei consumatori sono infatti troppo alte per il Brand che non sia ancora attrezzato adeguatamente per rispondere alle necessità di muoversi in fretta per soddisfarle.

Un tweet che dice che si è incendiato un motore, o che i freni hanno smesso di funzionare, o che un bimbo si è fatto male a causa del suo passeggino, non solo raggiunge il pubblico direttamente – ma influenza pesantemente, a volte addirittura detta, il tono dei titoli sui giornali del giorno dopo. Mai prima d’ora le voci che si diffondono online hanno avuto un tale potere sulla reputazione delle corporation.

“Ci siamo ormai così abituati ad avere accesso a qualsiasi cosa e in qualsiasi momento che ogni argomento, ogni problema deve essere affrontato all’istante. Ogni lamentela deve essere gestita efficacemente. Farlo non è però così semplice; non è certo facile, per un Brand, predisporsi genericamente ad andare nella direzione di un’apertura più o meno ampia ai social media. Possiamo dire che molti Brand si sentono… quasi assediati” ha aggiunto Alessia Bulani, country manager della sede italiana di Hotwire.“La partecipazione online non è più sufficiente per conquistare l’economia sociale. Tutte le aziende dovranno stimolare e far crescere al proprio interno e al proprio esterno, con dei consulenti, dei sistemi di comunicazione di primo livello per poter essere vincenti nel proprio mercato.”

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Ciò che tutto questo si porta dietro nei prossimi 12 mesi – nei termini dei 10 grandi trend evidenziati in questo report – è la necessità da parte dei Brand di prevedere le crisi, comprendere le preoccupazioni dei consumatori relative alla propria privacy e fare proprie le nuove, o sempre più affermate, tendenze come la condivisione di immagini, lo short messaging e l’ottemperanza alle regole.

E, soprattutto, riuscire ad “afferrare” di nuovo il consumatore che sembra dileguarsi facendo perdere le proprie tracce online, prima che sia troppo tardi.

Le 10 forze che guideranno il Digital Marketing nel 2011

1. Il “whitewalling” e il consumatore evanescente (ovvero, di come è sempre più difficile interpretare gusti ed esigenze di consumatori che vogliono far perdere le proprie tracce online, per ragioni di privacy e sicurezza)

2. Niente di meglio di una “bella” crisi (ovvero, di come le crisi vadano preparate, non solo paventate o esorcizzate con la tecnica dello struzzo)

3. Via dalla pazza folla? Vai con la saggia folla! (Il titolo del libro di Thomas Hardy potrebbe oggi essere stravolto dalla considerazione di quanto le folle online possano essere sagge, e dare una mano ai professionisti aziendali, se coinvolte con gli strumenti corretti, mai provato il crowdsourcing?)

4. “Location nation” (ovvero, di come la geolocalizzazione stia aprendo scenari di fidelizzazione alle corporation, ma vada utilizzata in modo corretto e con attenzione)

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5. Le regole del gioco in primo piano (ovvero, di come anche e soprattutto nei social media le regole del gioco debbano essere chiare e trasparenti)

6. Voglia di privacy (ovvero, di come gli utenti del web sociale siano a rischio di violazione della privacy, e le aziende ne debbano tenere conto)

7. Cinque frasi, 140 caratteri (ovvero, il trend della brevità dilagante in ogni tipo di messaggistica)

8. Un’immagine vale più di mille parole (ovvero, di come le foto siano pervasive e un’arma a doppio taglio per i Brand)

9. Missione: controllo dei social media (ovvero, come attrezzarsi per godere appieno dei vantaggi dell’utilizzo attento dei social media, all’interno delle aziende)

10. Viva il/la Community Manager! (ovvero, le nuove figure professionali che si affermeranno nel 2011)