Secondo una dipendente, l’azienda si trasforma in un quartiere a luci rosse dopo la chiusura. Ma è tutto da verificare

Il lavoro nobilita l’uomo, ma solo quando è pagato decentemente. Questo avranno pensato i lavoratori della Foxconn che, a quanto pare, hanno dovuto ricorrere al sesso a pagamento per arrotondare lo stipendio. Secondo quanto riporta l’Economic Weekly infatti, molti impiegati degli stabilimenti a Shenzhen e Zhengzhou avrebbero ammesso di aver abusato di giovani colleghe che chiedevano soldi in cambio di rapporti sessuali. Gli atti si sarebbero svolti alla chiusura oraria delle fabbriche, quando non vi era più controllo di supervisori.

iPhone a luci rosse

Il campus della Foxconn a Shenzen conta più di 200.000 persone, molte delle quali in giovane età. Come riporta l’Economic Weekly c’è chi conferma e spiega il comportamento poco etico che si ha al calar del sole: “Quando decine di migliaia di ragazzi e ragazze vivono insieme, a così stretto contatto” – dice Minmin, un’operaia che lavora sugli iPhone – è normale che accadono cose così. Non ci trovo nulla di male per ricavare qualche soldo in più. Sono giovane e per me ora la cosa più importante è riuscire a mettere via un po’ di soldi”.

Qual è il secondo lavoro?

Sembra addirittura che si riesca a guadagnare di più con il lavoro serale che con quello “ordinario” peraltro, secondo i report degli ultimi mesi, soggetto a condizioni precarie e mal retribuito. Nessun pentimento riguardo al secondo lavoro, anzi: “Assolutamente non mi pento, anzi peccato non aver cominciato prima” – ha aggiunto Minmin. L’ennesimo scandalo per l’azienda che produce, tra l’altro, molti componenti per gli iPhone della Apple (immaginiamo il periodo pre-uscita iPhone 5S e 5C) o solo una grande bufala? 

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