I piccoli ospiti sono figli dei dipendenti SAS e bambini della zona Navigli

Inaugura oggi l’asilo nido SAS Doremi, uno spazio di 500 mq aperto ai figli dei dipendenti SAS e a 30 bambini della zona Navigli. L’asilo, realizzato grazie al supporto di Regione Lombardia e Comune di Milano, offre uno specifico progetto pedagogico volto a favorire la socialità dei bambini dai 7 mesi ai 3 anni e lo sviluppo della loro capacità di giocare e relazionarsi in modo positivo con l’ambiente. Tra le caratteristiche peculiari della struttura, situata nella splendida cornice dell’ex Istituto Sieroterapico, gli orari flessibili sulla base delle esigenze delle mamma e dei papà che lavorano.

Nell’organizzazione degli spazi, sono stati considerati prima di tutto i criteri di sicurezza, ma allo stesso tempo anche quelli didattici, suddividendo gli ambienti in base alle attività che i bambini svolgono nel corso della giornata (accoglienza, attività di gruppo secondo le modalità programmate dalle educatrici, pranzo, riposo, ripresa delle attività di gruppo, merenda, uscita).

La gestione operativa è affidata a Doremi, società leader del settore nidi aziendali nata nel 1993, che si distingue per laboratori di musica, inglese, d’arte, psicomotricità, linguaggio e angoli strutturati che rispecchiano la quotidianità di casa (cucina, cura si sé e degli altri, piccola manutenzione, ecc.) e che consentono ai bambini di esercitare e affinare la manualità (allacciature, intrecci, travasi di precisione, collages, piegature e ritagli con la carta, costruzione di oggetti ecc.).

Leggi anche:  Nuova Classe G: la GELÄNDEWAGEN, un simbolo nato nel 1979 - VIDEO e GALLERY

“Per un’organizzazione come la nostra, l’attenzione alla Responsabilità d’Impresa si concretizza in progetti rivolti alle persone che lavorano in SAS, ma anche all’esterno. L’apertura dell’asilo nido SAS Doremi – ha dichiarato Marco Icardi, Amministratore Delegato di SAS – rappresenta un traguardo importante. In particolare per le nostre persone abbiamo il constante impegno di facilitare l’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, con la consapevolezza che per esprimere al meglio il proprio potenziale in ambito lavorativo è necessario sentirsi supportati e capiti”.