Affetta da una rara patologia, la 25enne australiana Rebecca Sharrock ha una memoria di ferro: ricorda ogni istante della sua vita da quando aveva 12 giorni

Un dono incredibile, che i medici avevano scambiato per una forma di autismo e un disturbo ossessivo-compulsivo. Invece la giovane donna, che è in grado di ricordare distintamente ogni singolo episodio della sua vita incluse le sensazioni provate, è affetta da una malattia rara che le è stata diagnosticata solo quattro anni fa l’Università della California.

Rivivere le stesse sensazioni

Si tratta dell’ipertimesia (Hsam), una condizione che porta l’individuo ad avere una memoria autobiografica superiore, fino a ricordare tutti gli eventi vissuti nell’arco della propria vita. Rebecca è tra le 80 persone al mondo affette da questa sindrome.

“Ricordo mia mamma mettermi nel seggiolino dell’auto e scattarmi una foto. Avevo 12 giorni”, racconta Rebecca al giornale britannico The Mirror.

“Quando rivivo una vicenda anche le emozioni tornano indietro. Lo stesso vale per il dolore: se ripenso a quando a tre anni sono caduta a casa dei miei nonni sento ancora male al ginocchio”.

La memoria di Rebecca è in grado di rievocare dal passato anche l’esatto sapore di un alimento, aiutandola a mangiare anche pietanze che non le piacciono soltanto aggrappandosi al ricordo del cibo preferito.

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Una condizione difficile

Un dono che spesso si è trasformato per la ragazza in una condanna e in una maledizione, spesso durante il periodo scolastico, durante il quale è stata più volte vittima di bullismo.
Una memoria che non si ferma mai, nemmeno di notte, tanto che Rebecca è costretta a tenere accesa la luce e la radio, per interferire con l’attività della mente.
Ha smesso anche di guardare la tv, per il timore di ricordare per sempre episodi di violenza; Rebecca invece conosce a memoria tutta la saga di Harry Potter.

“Quando da bambina aveva degli incubi per distarla recitavamo Harry Potter da primo capitolo”, spiega la madre Janet Barnes. La ragazza è molto legata anche legati a Natale e ai compleanni.

“Scoprire di avere l’ipertimesia è stata un’esperienza molto positiva per Becky. L’ho vista fiorire. È diventata più propositiva e ha imparato ad essere indipendente”, racconta Janet. “Ha realizzato che tutte quelle cose non stavano accadendo per una sua mancanza. Prima era insicura e sentiva di non essere abbastanza brava, ma ora sa che ha semplicemente un’abilità mnemonica di cui prima non era consapevole”.