Vino rosso, un bicchiere ogni due settimane tutela la salute intestinale

Uno studio rivela che bere vino con moderazione diminuisce il rischio di ricovero

Il segreto per tenersi lontani dagli ospedali? A quanto pare chi rischia meno il ricovero non sono le persone astemie e nemmeno ovviamente i grandi bevitori, ma sarebbero invece le persone che bevono vino con moderazione.

A dimostrarlo è un di team di ricerca italiano composto da studiosi dell’IRCCS NEUROMED di Pozzilli (Isernia) e del Dipartimento di Nutrizione presso la prestigiosa Scuola di Salute Pubblica “TH Chan” dell’Università di Harvard. Uno studio interno al progetto Moli-sani, avviato nel 2005 con lo scopo di evidenziare associazioni statistiche tra fattori ambientali e genetici e patologie come cancro e malattie cardiovascolari.

Il vino, soprattutto quello rosso, è considerato un prezioso alleato per la salute: oltre ad essere un toccasana per denti e gengive, diversi studi hanno messo in luce come bere un bicchiere di vino al giorno sia un efficace elisir di lunga vita, aiuti a prevenire il diabete di tipo 2 e curi persino la depressione, mentre una ricerca recente lo considera addirittura un toccasana contro i danni causati dal fumo.

Meglio bere moderatamente che essere astemi

Questa volta gli scienziati, coordinati dalla dottoressa Simona Costanzo, ricercatrice presso il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale dell’istituto di Pozzilli, hanno condotto uno studio prospettico di coorte, sui dati di oltre 20mila persone, per determinare il beneficio del bere moderatamente.

Il test ha riguarda i partecipanti al progetto Moli-sani con un’età uguale o superiore ai 35 anni, tutti liberi da diagnosi di cancro o patologie cardiovascolari; suddivisi in vari gruppi in base all’assunzione di alcol dichiarata, si andava dagli astemi a vita a chi consumava oltre 48 grammi di alcol al giorno, passando per varie categorie intermedie di bevitori occasionali e consumatori abituali nelle dosi raccomandate.

Durante il periodo di follow-up è stato registrato un totale di 12.996 ricoveri multipli, e dall’analisi statistica si è evidenziata la relazione tra le ospedalizzazioni e il consumo di alcol. Il tasso più elevato di ricoveri è stato registrato tra i grandi bevitori, sia per quanto concerne le malattie legate all’alcol (74 percento) che al cancro in generale (36 percento). Ex bevitori e astemi hanno registrato tassi più alti per tutte le cause e per problemi vascolari rispetto a chi beveva responsabilmente. I risultati portano a concludere che un forte consumo di alcol è associato a una maggiore probabilità di finire in ospedale, mentre il consumo in dosi raccomandate ha una funzione protettiva superiore all’essere astemi.

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