Il seme di cotone, spedito dalla missione cinese sul lato più nascosto della Luna, ha germogliato: ecco l’immagine arrivata sulla Terra

Per la prima volta è nato qualcosa di biologico sul nostro Satellite, grazie alla missione cinese Chang’e 4 che aveva portato il seme sull’altra faccia della Luna, finalmente è germogliato del cotone.

L’annuncio dato alla stampa, con la partecipazione del Partito Comunista Cinese, ha sottolineato l’importanza di questo risultato per l’esplorazione spaziale a lungo termine. Se è vero che non è la prima volta che dei semi germogliano nello spazio, finora era accaduto nella Stazione spaziale internazionale, Iss, che però si trova molto più vicina alla Terra: solo 400 km contro i quasi 400.000 della Luna.

Una “mini biosfera”

“Questa è la prima volta che gli esseri umani realizzano esperimenti di crescita biologica sulla superficie lunare”

ha dichiarato Xie Gengxin, che ha guidato la progettazione dell’esperimento.

Il seme di cotone ha germogliato a bordo del lander, come mostrano le prime immagini arrivate sulla Terra, che rivelano una ‘mini biosfera lunare’ progettata dagli scienziati della Chongqing University; si tratta di un secchiello alto 18 centimetri che contiene aria, acqua e terra: al suo interno sono presenti semi di cotone, di patate, di arabidopsis (pianta angiosperma della famiglia della senape), uova di moscerini della frutta e lievito. Queste prime immagini dimostrano che la vita ha attecchito su questa faccia nascosta del Satellite e che il germoglio per ora sembra crescere bene.
La Luna Luna ultimamente ha riacceso gli interessi della Nasa, soprattutto dopo la scoperta della presenza nel suo sottosuolo di acqua in abbondanza sotto forma di perline di vetro.

Perché è un esperimento così importante

Questo esperimento è di fondamentale importanza per capire come funziona la fotosintesi e la crescita a gravità ridotta sulla Luna, e nello Spazio i generale. Questo studio aiuterà anche a capire se è potenzialmente possibile dotare le future navi spaziali di una riserva di cibo fresco, che si rinnovi continuamente, e anche la se in ambienti come la Luna o Marte si potrà coltivare dei vegetali, piante e verdura, come si vede nel film di fantascienza “The Martian”.

Dopo essere stata sul lato conosciuto del nostro satellite con il Chang’e 3, la Cina ora ottiene un successo importante anche sull’altro lato con il

Chang’e 4, che è equipaggiato da strumenti tecnologici sviluppati da diversi scienziati svedesi, tedeschi e cinesi, con il compito di studiare l’ambiente lunare, la radiazioni cosmiche, il vento solare e la superficie lunare.

Mentre il rover Yutu-2 si prepara ad eseguire esperimenti sul cratere Von Karman, i cinesi hanno in programma altre quattro missioni e confermano l’intenzione di riportare sulle Terra alcuni campioni lunari entro la fine dell’anno. L’idea è quella di stabilire una base di ricerca sulla Luna, utilizzando tecnologie di stampa 3D per costruire le strutture necessarie.

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