Incubi, cosa succede nel nostro cervello?

Uno studio ha scoperto la firma neurale dei brutti sogni, identificando i meccanismi cerebrali che precedono la rabbia

Quante volte durante la notte ci svegliamo all’improvviso sconvolti e impieghiamo un po’ di tempo prima di realizzare che si è trattato soltanto di un incubo?
Eppure le emozioni provate durante il sonno sembravano così reali, la paura o la rabbia sperimentate erano così concrete… che cosa è successo al nostro cervello mentre dormivamo?

Capire le basi neurali delle emozioni

A rispondere è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Turku, in Finlandia, dell’Università di Skövde in Svezia e della britannica Università di Cambridge, che sostengono di avere individuato finalmente la firma neurale degli incubi. Per essere precisi, sono stati scoperti i meccanismi cerebrali che predicono la rabbia che proviamo durante un incubo, un punto di partenza importante per arrivare a capire meglio le basi neurali delle emozioni che sperimentiamo durante il sonno.

Fino ad oggi sono pochi gli studi che sono stati in grado di analizzare i meccanismi cerebrali alla base della componente affettiva dei sogni; in questo studio invece Pilleriin Sikka è riuscito a individuare un meccanismo emotivo in comune tra la veglia e il sonno, due stati di coscienza diversi.

I ricercatori hanno sottoposto a elettroencefalogramma 17 volontari nel corso di due notti: dopo cinque minuti di sonno Rem (rapid eye movement), la fase durante la quale si sogna, i partecipanti sono stati svegliati e sono stati interrogati su cosa stessero sognando ed è stato chiesto di dare una valutazione delle emozioni sperimentate.

Un indicatore universale

Ne è emerso che i volontari che nella fase di dormiveglia e durante il sonno Rem presentavano una maggiore attività cerebrale di onde alfa (tipiche dello stato di veglia e dei momenti che precedono l’addormentamento) nella area destra del cervello rispetto a quella sinistra, avevano provato anche una maggior sensazione di rabbia durante i sogni.

Si parla di una firma neurale chiamata asimmetria alfa frontale (Faa), che era già precedentemente associata alla regolazione delle emozioni nello stato di veglia, e che si è dimostrata anche la firma che predice la rabbia sperimentata durante gli incubi. La Faa potrebbe quindi rappresentare un indicatore universale della regolazione delle emozioni.
Secondo precedenti studi i brutti sogni sono un modo per somatizzare gli avvenimenti che sono avvenuti durante la giornata. Non è un caso che gli scienziati siano convinti di poter combattere le fobie durante il sonno, il momento in cui il nostro cervello immagazzina i dati raccolti per imparare.

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