I «Goccles» sono occhiali dotati di filtri ottici speciali che consentono una diagnosi precoce

Grazie a una geniale invenzione di un medico italiano, sarà possibile diagnosticare precocemente il tumore del cavo orale evidenziando le lesioni in modo rapido e non invasivo per il paziente; si chiamano “Goccles” (acronimo di «Glasses for oral cancer curing light exposed screening”) gli occhiali brevettati da Francesco Di Nardo, medico dell’Asl di Novara, che grazie alla sua invenzione ha conquistato il secondo posto all’Edison Annual Award 2019 a New York.

Come nasce l’invenzione

34 anni, di origine sorrentina, Di Nardo lavora dal 2017 presso l’Asl Novara alla Direzione Medica di Presidio ed è un medico epidemiologo: «L’idea – afferma Francesco di Nardo – è nata durante il percorso di studi all’Università Cattolica di Roma, mentre frequentavo l’Unità operativa di Chirurgia maxillo facciale del Policlinico Gemelli e preparavo la tesi con il dottor Alessandro Moro e il professor Sandro Pelo. Dalla consapevolezza delle scarse probabilità di guarigione dei pazienti operati per tumore del cavo orale in stadio avanzato, la nostra attenzione si è spostata dal trattamento chirurgico alla prevenzione precoce. Insieme a Moro e a Pelo siamo partiti dal fenomeno dell’autofluorescenza che permette di vedere alcune alterazioni della mucosa orale e ci siamo resi conto che sfruttando la luce della lampada che già si trova negli studi dentistici era possibile individuare le lesioni precancerose ad un costo accessibile utilizzando dei filtri ottici di nostra creazione».

Un look attento allo stile e un packaging moderno

Gli occhiali che diagnosticano il tumore del cavo orale sono stati ad oggi sperimentati con ottimi risultati del Policlinico Gemelli, grazie anche al supporto del centro ricerca dell’Università Cattolica.

Sono state poi coinvolte nella ricerca anche la Fondazione Irccs Ca’ Granda dell’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e il Nuovo Ospedale San Giovanni Battista di Foligno per un’ulteriore sperimentazione. «Gli esiti di questo studio multicentrico hanno confermato i nostri risultati e oggi la Pierrel Pharma – continua Di Nardo – ha portato il prodotto sul mercato donandogli un look attento allo stile e tanti accessori, in un packaging moderno».

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