Un robot-chirurgo al San Bartolomeo di Sarzana opera con una tecnica rivoluzionaria

All’ospedale di Sarzana c’è una novità hi-tech che si appresta a rivoluzionare gli interventi di protesi dell’anca: si tratta di un robot-chirurgo, che da settembre sarà destinato anche alle operazioni al ginocchio.

Meno errori, degenza più breve

Una tecnica innovativa che riduce il margine di errore al di sotto di 1 millimetro e accorcia il periodo di degenza dei pazienti.

«Attraverso uno studio preoperatorio viene pianificato l’intervento e poi la tecnologia robotica riproduce quanto predisposto direttamente sul paziente» ha spiegato il dottor Alberto Sancin direttore di ortopedia, che ha anche illustrato le particolarità del sistema denominato Mako: una piattaforma robotica hi-tech per la chirurgia protesica in ortopedia, in particolare di anca e ginocchio che si compone di un braccio robotico, un modulo di visione e un modulo guida. Il braccio consente di riprodurre sul paziente l’intervento pianificato dal chirurgo con estrema precisione per mezzo di un software: le immagini ricreano l’esatta anatomia del paziente e il chirurgo posiziona le protesi sul modello 3D valutando il  posizionamento con uno scarto di errore massimo al di sotto del millimetro. I principali vantaggi di questo sistema sono tra: per il medico, che opera sempre su un intervento mirato, con maggior accuratezza nell’allineamento delle componenti riducendo  l’errore umano; per il paziente, che avrà tempi di recupero più rapidi dopo l’intervento, un prolungamento della durata di vita della protesi e una miglior mobilità; infine per il sistema sanitario, che dovrà gestire meno interventi di revisione e meno trasfusioni.

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Nuove figure professionali

La tecnologia robotica, già diffusa in altre strutture ospedaliere italiane, è stata acquistata grazie ai maggiori trasferimenti ottenuti nel 2016 dalla sanità ligure, che hanno reso possibili alcuni investimenti significativi in questo settore. «Sarzana diventa uno dei luoghi dove è possibile fare interventi con meno rischi collaterali.

Una tecnologia che punta a frenare le fughe di pazienti e per attirarne di nuovi. Entro l’anno avremo anche nuove figure professionali, scade oggi infatti il concorso per 100 infermieri in Liguria di cui 25 nell’Asl 5» ha commentato l’assessore alla sanità regionale Sonia Viale presente oggi a Sarzana per la presentazione della nuova tecnologia e per l’inaugurazione del nuovo reparto di medicina multispecialistica a media intensità per le cure intermedie, che garantirà 19 posti letto in più.

«Nessun presidio ospedaliero verrà tagliato – ha detto Walter Locatelli commissario straordinario di Alisa – anzi: abbiamo l’ambizione di diventare un punto di riferimento anche per i territori limitrofi».